La Carta di Wilhelmsbad - 1782

LA CARTA DI WILHELMSBAD
La Carta di Wilhelmsbad è stata adottata in occasione della partecipazione di moltissime Logge massoniche diffuse in Europa al convento generale di Wilhelmsbad , convocato nel tentativo di dare alla Massoneria una dimensione europea con la determinazione di una formulazione organica, rituale ed anche dottrinale, dell'Ordine Massonico. Sebbene rimasto allo stato intenzionale, la Carta, tuttavia, resta un documento storico importante, che certamente ha influenzato lo sviluppo e radicamento della massoneria .
Luglio e agosto 1782
Noi Gran Maestro generale, Maestri Provinciali, Grandi Ufficiali, Prefetti & Rappresentanti dei Capitoli dello St...O... dei Cavalieri Beneficenti & dei Massoni riuniti sotto la regola rettificata, legittimamente convenuti al Convento generale a Wilhelmsbad, presso Hanau, per consolidare l'edificio massonico affidato alle nostre cure, rettificarne i principi e i propositi di quest’Antico Ordine, e riunire i suoi diversi organi con legami comuni e duraturi; abbiamo deciso e deliberato quanto segue.
Paragrafo I°
Convinti fin dai primi momenti dei nostri lavori, che per mantenere l'attività tra le diverse parti dell'ordine, e stabilire poco alla volta un'uniformità di principi, riti e obblighi, necessitava creare una base comune, dove tutto questo confluisse; e considerando che la nostra regola deve la sua conservazione alle cure infaticabili del Ser.mo F... Ferdinandus a Victoria (al secolo Duca di Brundvic e Lunébourg) abbiamo reputato, per solennizzare la nostra riconoscenza, confermarlo nella dignità di Capo supremo di tutte le Logge rettificate, carica che gli fu conferita già al Convento di Kohlo nel 1772, e aggiungendovi, giacché il volere unanime di tutte le nazioni si è curato di offrirgli, quella di Gran Maestro generale di tutte le Province dell'Ordine dei Cavalieri Beneficenti e dei Massoni rettificati. Ordiniamo, quindi, a tutti i Capitoli, Logge e fratelli che seguono la nostra regola, di rendergli in questa carica l'omaggio dovuto alle prerogative autorevoli di cui rappresenta saldamente il modello. Abbiamo a lui trasmesso con un atto solenne, e esprimendo la nostra piena fiducia, il fondamentale diritto di convocare & presiedere i Conventi generali e di dirigere con l'aiuto dei Maestri Provinciali e altri capi, le diverse Classi dell'ordine; e abbiamo da Lui ricevuto, come controparte, un consenso di garanzia dei saggi principi che lo dirigeranno nell'amministrazione dell'ordine, e della libertà che deve animarne i lavori. Ordiniamo, parimenti, a tutti gli organismi sia massonici sia dell'Ordine interno di riconoscere come Segretario Generale dell'intero Ordine il R... F... ab Urna (Schwarz) e di firmare di propria mano quanto sarà spedito da parte sua, come riconoscimento della fiducia particolare dell'Eminent.mo Gran Maestro. Infine, per trasmettere alla posterità un monumento del nostro fortunato Convento sotto il governo di un Capo comune e rispettabile per tante virtù, abbiamo deciso, di coniare una medaglia col suo busto & un motto relativo all'epoca fortunata del nostro Convento.
Paragrafo II°
Una delle nostre prime attenzioni è stata quella di verificare l'autenticità della regola che abbiamo seguito fin oggi e la meta finale, dove condurre i nostri fratelli.
Dopo molte particolari ricerche, esaminate e comparate nelle nostre riunioni, sulla storia dell'ordine dei Templari, da dove si deriva quello dei Massoni, ci siamo convinti che [esse] presentavano soltanto delle leggende e delle possibilità senza titoli autentici che possano meritare tutta la nostra fiducia. e che non eravamo sufficientemente autorizzati a dichiararci i veri e legittimi successori dei T...; che, del resto, la prudenza imponeva che abbandonassimo una denominazione che avrebbe fatto sospettare il progetto di volere restaurare un Ordine soppresso con la partecipazione dei due poteri, e che abbandonassimo un’organizzazione che ormai non risponde più ai costumi & ai bisogni del secolo.
Dichiariamo, per tali motivi, che rinunciamo ad un sistema pernicioso nelle sue conseguenze, e atto a generare preoccupazione ai Governi. E se mai qualche Capitolo o qualche fratello progettasse di restaurarlo, lo rinnegheremmo come contrario alla prima legge della Muratoria che obbliga a rispettare l'autorità sovrana. A questo proposito e per respingere definitivamente ogni accusa maligna e smentire i mormorii indiscreti del pubblico: abbiamo redatto un atto, sottoscritto da noi tutti e tramite il quale consacriamo questa meditata decisione, e rivendichiamo, davanti a Dio e& i nostri fratelli, nel nome di tutto l'Ordine dei Massoni riuniti e rettificati che l'unico scopo della nostra associazione è di rendere ciascuno dei propri membri migliore e più utile all'umanità tramite l'amore & lo studio della verità, la devozione più sincera ai dogmi, ai doveri e pratiche della nostra santa religione cristiana, con una beneficenza attiva, illuminata e universale nel senso più esteso e con la sottomissione alle leggi delle nostre rispettive patrie.
Paragrafo III°
Non possiamo, tuttavia, disconoscere che il nostro Ordine ha delle correlazioni evidenti e inconfutabili con quello dei T..., rapporti testimoniati da un’indubbia tradizione, da monumenti autentici. E i geroglifici stessi dei nostri Quadri di Loggia, testimoniano, verosimilmente, che l'iniziazione massonica più antica di quest’Ordine, sia stata conosciuta da molti di questi Cavalieri ed è servita da velo, agli altri, nel momento della loro catastrofe per perpetuarne il ricordo. In conseguenza di ciò e per seguire tutti gli esempi di un Ordine, che sembra ad un gran numero di fratelli aver posseduto delle conoscenze preziose, ed al quale dobbiamo la diffusione della scienza massonica, noi ci siamo sentiti obbligati di conservarne alcuni riferimenti e di consegnare queste attinenze ad un documento storico. E Giacché dobbiamo all'antico sistema un piano di Coordinamento utile e delle divisioni convenienti per mantenere il buon ordine, & che rovesciando la forma esterna del nostro governo interromperemmo senza motivo i legami che uniscono le differenti parti; abbiamo convenuto, che questi riferimenti saranno conservati in un Ordine equestre, popolato, conosciuto con il nome di Cavalieri Beneficenti e incaricato della regola e dell'amministrazione delle Classi Simboliche.
Abbiamo separato l'ingresso in quest’Ordine interno in due tempi, abbiamo deciso il rituale per l’iniziazione dei novizi, che devono essere informati dei doveri di cui contraggono l'impegno, e abbiamo approvato la bozza che c'è stata presentata, e la cui redazione definitiva è stata affidata al F... a flumine (Turkheim), anche quella del cerimoniale dell'armamento stesso dei cavalieri, i quali ricevono questa dignità come ricompensa dei loro sforzi nella via della beneficenza. Considerato, però, che alcune Province o Prefetture potrebbero avere qualche ragione particolare, per non servirsi di questo titolo di Cavalieri Beneficenti edella formula della sua iniziazione, o anche essere disturbati da circostanze locali, cui rimettiamo il giudizio alla prudenza del nostro Eminentissimo G... M... G..., vogliamo e sentiamo lasciar loro la libertà di aggiungere le modifiche giudicate più adatte, senza interrompere o alterare, con ciò, la loro unione con dell'Ordine, il cui legame più rigoroso è stato uno dei principali scopi dei nostri lavori.
Abbiamo, parimenti, accordato alle tre Province francesi, che dopo la loro riforma nazionale avevano adottato il titolo di Cavalieri Beneficenti della Città Santa, al quale attribuiscono un valore particolare, la libertà di continuare a servirsene.
Conservando, infine, a questa Cavalleria cristiana una croce, un abbigliamento comune, i nomi dell'Ordine e l'anello per riconoscersi, disponiamo per i documenti l'uso dell'Era della salvezza e del calendario riformato, abolendo negli atti quello, stabilito prima, dell'Era dell'Ordine.
Paragrafo IV°
La nostra maggiore attenzione è ricaduta sui rituali dei primi tre gradi, base comune di tutti quelli che si chiamano Massoni. Occupati a riunire sotto un solo gonfalone le altre regole, sentivamo, che era impossibile effettuarlo, senza conservare tutti i simboli essenziali e separare quelli che lo spirito del sistema aveva aggiunto.
Penetrati intimamente, che i geroglifici di questo quadro antico [il quadro di Loggia] e istruttivo, tendevano a rendere l'uomo migliore e più proprio ad afferrare la verità, abbiamo istituito un comitato, per ricercare con la più grande cura quale potessero essere i rituali più antichi e meno alterati; li abbiamo, quindi, confrontati con quelli fissati al Convento di Gaules, che contengono delle moralità sublimi e ne abbiamo deciso uno per i gradi di Apprendista, Compagno & Maestro, idoneo a stabilire una certa uniformità tra le Logge fino ad oggi in eterogeneità, & che si avvicinasse il più possibile alla purezza originale. Pubblichiamo questo lavoro, & invitiamo le nostre Logge a meditarlo & a seguirlo; permettendo alle Province che avessero delle osservazioni da fare, di comunicarle al nostro Eminentissimo G... M... generale entro un anno.
E considerato che in quasi tutte le regole si trova una classe Scozzese, i cui i rituali contengono il complemento dei simboli Massonici, abbiamo giudicato utile, di conservarne una nel nostro, quale intermediario fra l'Ordine Simbolico e interno; abbiamo approvato i materiali forniti dal comitato dei rituali, & incaricato il R... F... ab Eremo, (Willermoz) di farne la redazione.
Abbiamo luogo di sperare che fissando come principale la legge dei principi di tolleranza per le altre regole, e quelli di una beneficenza attiva, illuminata e universale, caratteristiche del nostro; conseguiremo la riunione desiderata con tutti i buoni Massoni: scopo che in primo luogo ci proponiamo, e dichiariamo che non riconosceremo per falsi e contrari alla vera Massoneria, che quei riti, quei gradi i cui i principi saranno opposti alla religione, ai buoni costumi e alle virtù sociali.
Paragrafo V°
Quantunque le nostre Logge si siano sempre prodigate ad insegnare ai loro membri i precetti della morale più pura e di incidere, soprattutto nel cuore degli Apprendisti, le lezioni della saggezza e della virtù: abbiamo creduto doveroso far comporre una regola generale per tutti i Massoni, che tracciasse loro con vigore quanto devono a Dio, al loro prossimo, a loro stessi ai loro fratelli e all'Ordine in generale. Abbiamo adottato, di conseguenza, una regola scritta nelle due lingue, da leggere al Candidato nel momento della sua iniziazione e abbiamo dato ugualmente la nostra ratifica ad una parafrasi di questa stessa regola contenuta in nove articoli, per essere sottoposta alla sua ulteriore meditazione & essere letta, qualche volta nell'anno, nelle nostre Logge.
Accreditato che i Cavalieri Beneficenti si votano più particolarmente alla difesa della nostra santa religione cristiana, dell'innocenza oppressa e dell'umanità sofferente, e che i nostri fondi sono dedicati agli istituti di beneficenza, abbiamo fatto redigere una regola che spiegasse loro, in un modo più corretto, gli impegni e i principi che devono dirigere l'Ordine Equestre; vogliamo e intendiamo, che questa regola, sia adottata da ogni Cavaliere, come norma della propria condotta nell'Ordine, e gli sia letta all'epoca della sua iniziazione, nell'originale latino e in una delle traduzioni.
Paragrafo VI°
La mancanza di un buon codice di leggi, che stabilisca, da un lato, una maggiore uniformità tra i differenti istituti, senza, dall'altro, disturbare troppo le buone convenzioni locali, è causa delle alterazioni e degli scismi che l'ordine dei Massoni ha patito fino ad oggi. I nostri Conventi precedenti hanno già evidenziato la necessità di porvi rimedio, e quello delle Province francesi ha fornito delle indicazioni preziose. Ci siamo soffermati sullo stesso problema:e abbiamo visto con piacere un piano per classificare i differenti elementi di questa legislazione, ad opera del F... a fonte irriguo (Kortum). Ne abbiamo discusso parecchi principi, e li comunicheremo a tutte le Prefetture per dar loro modo di esprimere delle osservazioni su questo lavoro. Avremmo prolungato le nostre sedute al di là del tempo limitato dalle occupazioni civili dei nostri Rappresentanti, se n’avessimo voluto intraprendere la redazione.
Ci siamo, al contrario, limitati ad approvare l'introduzione di questo codice, nel quale si evidenzia la necessità di leggi precise, per allontanare gli abusi e gli errori che hanno infestato l'Ordine fino ad oggi e i mezzi per restituirgli la purezza, nonché il compendio dei punti di vista generali dell'Ordine,e dei principi che devono dirigere la condotta dei suoi Istituti e dei suoi membri. Comandiamo alle Logge di meditare spesso quest’introduzione, giacché la stimiamo utile per consentire alle Logge di un rito diverso, di formulare un giudizio favorevole del nostro & condurle a quella unificazione che auspichiamo.
Abbiamo incaricato, infine, i FF... fonte irriguo, circulis (Conte di Virieu) Lilio convallium (Bode) flumine (Turkheitn) della redazione di questo codice; pregandoli di redigerne due; uno con la traccia di norme semplici e fondamentali che possano convenire a tutte le Province; l'altro più dettagliato motivando le differenti leggi generali e anche locali, che riterranno più opportune, acciocché ogni Provincia possa attingere, a sua necessità, quanto gli sarà più adatto.
Contiamo di mandare il lavoro di questi quattro fratelli, alle Province, quando queste avranno comunicato le loro osservazioni su questi lavori, rimetteremo tutti gli atti al F... ab Equo bellicoso (Rofskampff) che abbiamo accertato persona accreditata da tutti, per redigere un solo codice generale.
Paragrafo VII°
Dopo avere fissato un fondamento comune, dobbiamo occuparci nell’Ordine delle sezioni costituenti e superiori e riesaminare la matricola generale delle Province che dipendono direttamente dal gran Maestro Generale.
Riconoscendo fondamento alle richieste del grande Priorato dell'Italia, prima d’oggi uno dei due grandi Priorati della Ville, noi lo separiamo dal gran Priorato della Germania e aggiungendovi l'arcipelago & la Grecia, lo proclamiamo Provincia del S... O....
Considerando inoltre che, avendo noi rinunciato alla restaurazione dell'ordine dei Templari, sarebbe poco consono e poco conforme a questa decisione conservare l'antico Ordine di matricola: raccogliamo, quindi, nelle nostre mani tutte le grandi cariche di quest’Ordine, annesso un tempo ai domini provinciali, stabilendo che d’ora in poi, nessun singolo membro dell'Ordine potrà esserne rivestito. Abroghiamo gli antichi titoli delle Prefetture e Commende dipendenti dall'Ordine dei Templari, e dichiariamo che il numero delle Province non dovrà necessariamente essere limitato a IX ma che dipenderà dalle circostanze e dai bisogni dell'Ordine. Per il momento, tuttavia, non vediamo la necessità di aumentarlo, giacché le due Province che avevano nell'Ordine, il titolo di Aragona e di Léon, non sono in attività, e che ci resta poca speranza di portare gli istituti Massonici della Gran Bretagna ad una riunione stabile & confacente, & quindi riteniamo necessario dichiarare questi tre posti vacanti.
Partendo da questo principio assegniamo il primo rango alla Bassa-Germania che, nell'Ordine, è stato riconosciuto fino ad oggi come VII; confermiamo all'Avernia, l'Occitania e la Borgogna, il loro rango di II, III e V, che questa ultima ha, esplicitamente dichiarato volere conservare; accordiamo il titolo IV all'Italia; quello di VI all'alta Germania e considerata la richiesta degli istituti del S... O... degli stati Austriaci, tendente ad essere riuniti, conformemente ai voleri del loro Augusto Sovrano, in una Provincia o corpo nazionale, & verificato il consenso delle altre Province, soprattutto di quelle direttamente interessate, proclamiamo, nell'Ordine, la Provincia d’Austria VII e l’istituzione dei Capitoli di Vienna, Ungheria & Transilvania, aggiungendovi la Prefettura di Praga, & gli istituti in Galizia & Lodomérie; oltre al resto, anche la Lombardia Austriaca, appartenuta fino ad oggi alla I Démembrons di competenza della IV, e la Fiandra Austriaca di competenza della V, per riunirle a questa nuova Provincia. & desiderando infine serbare tutte le possibilità di conciliazione con il Capitolo Nazionale della Svezia, di cui non potevamo riconoscere l'erezione in IX Provincia, come eseguita senza il concorso delle altre; ma considerando che la Russia che doveva, secondo le antiche convenzioni, fare parte della competenza di Svezia, è un paese vasto riunito sotto un sovrano potente che accetterebbe con difficoltà una dipendenza straniera, considerato che sono presenti già molti Istituti pronti a aderire alla nostra regola, e che avevano espressamente richiesto di essere riuniti in Provincia separata; proclamiamo la Russia VIII Provincia del S... O... e lasciamo libero il rango IX per il Capitolo della Svezia, che sembra conferire interesse a questo Titolo e a questo Istituto e con la quale ci affretteremo a riannodare i legami di fraternità appena circostanze favorevoli ci presenteranno l'occasione.
Giacché abbiamo adottato il principio, di riunire in una competenza gli istituti che sono sotto uno stesso dominio, nel momento in cui l'autorità sovrana né faccia richiesta; riconosciamo diritti sulla domanda avanzata in nome del Reverendissimo Maestro Provinciale e della IV Provincia detta Italia; per reclamare la Prefettura di Chambéry che aveva fatto parte, fino ad oggi, della II Provincia.
I confini tra le tre Province francesi, modificati dal Convento nazionale di Gaules, li ripristiniamo nello stato in cui erano prima di quest’epoca, soprattutto quelli tra la II e la III; invitiamo la II e la V a definire i loro in amicizia, di appellarsi in caso di divergenze all'arbitrato di S.E.G.M.e G. Invitiamo anzitutto la II a risarcire la V, con una ripartizione più consona alla propria competenza, e per la parte considerevole che è stata appena tagliata all'ultima, causa le cessioni fatte alla Provincia dell'Austria.
Paragrafo VIII°
Le Prefetture rialzeranno immediatamente le Province senza richieste intermedie dei Priorati; se, da un lato, desideriamo che questa prassi sia osservata nelle Province di nuova costituzione, non intendiamo, dall'altro, disturbare la volontà e le intenzioni locali di quelle che già esistono sotto un'altra forma, e accordiamo alla II e alla IV Provincia, la libertà necessaria per conservare le divisioni delle loro Province in Priorati, e di subordinare le proprie Prefetture a questi.
Avendo già concluso, tre anni addietro con la Loggia Nazionale d’Olanda un trattato di unione e di fraternità che ha dato seguito, subito dopo, all'istituzione di un Capitolo a L'Aia, abbiamo ammesso il Deputato di questo Corpo Nazionale alle nostre conferenze, e avendoci questo espresso il volere del Capitolo dei Paesi Bassi, di formarsi in grande Priorato della VI, e avendo il suo Direttorio e il suo Capitolo separato da quello dell'alta Germania, e direttamente sottomessi al Ser.o M.o Provinciale, senza l'intervento di un Capitolo Provinciale; innalziamo suddetto Capitolo dei Paesi Bassi, con il parere e con il consenso del Ser.o F... a Leone refurgente, il Maestro Provinciale della VI (Principe Charles di Heffe - Caffel) e del suo conclave Provinciale, in grande Priorato esente; e riconosciamo come grande Priore il Ser.o F... Fridericus a septem sagittis (Principe Federico di Heffe-Caffel.)
Per i FF... della Polonia che avevano avanzato una domanda simile tramite il F... a Fonte Irriguo, loro Deputato; non abbiamo ancora reputato i loro insediamenti sufficientemente consolidati per poterlo accordare, e li tratteniamo ancora, per il momento, sotto il Capitolo Provinciale della I, ma nello stesso tempo abbiamo deliberato che nel caso in cui parecchi Istituti riuniti sotto un solo dominio, gelosi della loro indipendenza, ci chiedessero un'esistenza separata, ma che non ci sia ancora un numero conveniente di Capitoli, per essere riconosciuti in Provincia, o che altri motivi si opponessero; si potrà accordar loro il rango e titolo di grande Priorato esente, direttamente, sottomessi al nostro G... M.o Generale.
Per quanto concerne il G... Priorato della Svizzera, decidiamo, che il concordato sottoscritto con il nostro Capitolo provinciale della V, sia attuato e mantenuto, e che gli istituti Massonici della Svizzera godano delle esenzioni che sono state loro accordate, continuando, però, a riconoscere il Maestro e Capitolo Provinciale della V come loro superiore.
Paragrafo IX°
Nulla c’è tanto a cuore quanto fare regnare la concordia e la buona armonia tra i differenti istituti di una stessa Provincia, costatiamo, però, con rammarico, il disaccordo che divide da diversi anni i due Priorati di Bordeaux e di Montpellier nella III Provincia. La mediazione del nostro Em.o G... M... Generale e delle II e V Provincia, è stata infruttuosa sino ad oggi, speravamo di concluderla in questo Convento con soddisfazione comune; ma giacché il Capitolo di Bordeaux non ha risposto all'invito di comparire in Convento, quello di Montpellier ha richiesto i nostri fraterni consigli e una sospensione conciliatoria, purché definitiva, su limiti, privilegi e rapporti di queste due Logge; li invitiamo, quindi, ad avvicinarsi & e a dimenticare il passato, incarichiamo i FF... a Circulis e a Capite Galeato (Marchese de Chef de Bien) di prestare a questo fine i loro buoni uffici: autorizziamo il Capitolo di Montpellier ad esercitare tutti i diritti dei superiori, da oggi fino alla fine del 1783, in tutte le competenze del proprio Priorato, e trascorso questo periodo, anche in tutto quello della III Provincia, fin quando il Capitolo di Bordeaux aderirà alle ordinanze di questo Convento, e approvi quanto Montpellier avrà fatto nell'intervallo; avvertiamo il Capitolo di Bordeaux di non procedere ad un'elezione di un Maestro Provinciale senza il concorso di quello di Montpellier, e autorizziamo quest'ultimo, trascorso il 1 gennaio 1784 di procedere solo nel caso in cui Bordeaux non si sia messo in regola di qui a questo termine, intendiamo, infine, che in caso di formazione del nuovo Capitolo Provinciale si divida il carico tra i due Priorati e che un commissario di S. E. il G... M.o G... assista la prima volta, per assolvere le funzioni di mediatore.
Paragrafo X°
S... E... il G... M.o G... avendo trovato consono per il bene della I Provincia, che il suo Direttorio sia trasferito da Brunsvic, proponiamo ai grandi Ufficiali & Prefetture, di stabilirlo a Weymar considerata la sicurezza di cui si godrebbe per gli archivi. Trasferiamo ugualmente sul parere e richiesta del Maestro Provinciale e del Capitolo della VI il Direttorio dell'alta Germania da Meinungen a Heidelberg, & ne proclamiamo Presidente il R... F... a Tumba Sacra (Barone di Dab Berg). Sulla richiesta avanzata in nome dei FF... e la Loggia di Palatinato e accolta favorevolmente dalla VI Provincia, proclamiamo nel suo nome la Prefettura di Palatinato: riconosciamo ugualmente sul consenso della I Provincia il Capitolo Prepofitturale di Bremen come Prefettura esente; innalziamo, infine, su pubblico consenso del Reverendissimo M. Provinciale del Capitolo Provinciale e Visitatore generale della V la Commenda del S... O... a Metz, in Prefettura regolare, salvo a fare installarla legalmente da un Commissario della Provincia.
Paragrafo XI°
Per assicurare il buono ordine nelle nostre Logge e vederne costantemente liberata da impurità la composizione, abbiamo fin da ora fissato alcuni principi che devono entrare nel nuovo codice. Stabiliamo quindi le Logge Scozzesi composte di scozzesi e presiedute dal Commendatore di Loggia Deputato-Maestro, come Ispettore e prima istanza delle Logge blu o simbolici; non accordando agli scozzesi altra prerogativa nelle Logge blu che quella di Maestri, salvo che siano gli ufficiali delle Logge che formeranno un Comitato a richiesta del Venerabile per preparare le questioni da deliberare dinanzi alle Logge.
Fissiamo, da ora in poi, il numero minimo di questi in sette, vale a dire il Venerabile, i due Sorveglianti l'Oratore, il Segretario il Tesoriere e Elemosiniere ai quali ogni Loggia potrà aggiungere un Maestro delle Cerimonie e un Economo; ingiungiamo alle Logge di non ricevere Candidati al disotto dei 21 anni compiuti, e provato per certificato di nascita: facendo rimessa di un anno a quelli che saranno presentati dai loro padri, membri della Logge; ma non accordando nessuna dispensa e esigendo che fino all'età di 25 anni si tenga in considerazione il consenso del padre, salvo che il figlio sia emancipato, e per non moltiplicare a volontà le iniziazioni e limitare il numero dei membri per Logge, emaniamo la seguente disposizione; in nessun caso la Loggia può essere costituita da più di 54 fratelli e quando questo numero sarà raggiunto, si riceverà soltanto in caso di vacanza.
Abbiamo stabilito, infine, che in assenza del Maestro Venerabile, la Loggia non sia presieduta dall'ex Venerabile, ma che il diritto di Presidenza sia riconosciuto al 1° Sorvegliante. e che il Maestro Venerabile al termine del mandato, ritorni nella classe degli scozzesi e conservi come unica prerogativa quella di poter portare, all'occhiello, un piccolo distintivo della sua antica dignità.
Paragrafo XII°
Giacché, infine, siamo più interessati a persuadere che costringere, e riposiamo tranquillamente sulla bontà delle nostre intenzioni, avendo come unico scopo quello di perfezionare la nostra regola e di riunire tutti i fratelli che sono animati dall'amore per il bene; non abbiamo giudicato conveniente esigere un’approvazione pura e semplice dai nostri Capitoli ma lasciamo loro la libertà di esaminare da oggi fino al termine del 1783 le nostre operazioni e di dichiarare alla fine di questo termine, se vogliono, accettando il lavoro del Convento, continuare a aderire alla nostra regola, o se preferiscono associarsi ad altro. Non temiamo di proporre quanto sarà innalzato su basi più solide & che educherà con maggior successo alle verità religiose e morali, e alle virtù sociali e patriottiche; e presenterà le soluzioni più efficaci per esercitare la beneficenza in tutta la sua estensione, ecco perché dovrà raccogliere necessariamente la fiducia di tutti quelli che sapranno apprezzare questi vantaggi.
Noi Gran Maestro Generale & Membri Capitolari del Convento e dichiariamo, che queste ordinanze, sono conformi alle deliberazioni generali & devono guidare i Capitoli e le Loggia alle quali saranno gradualmente presentate dai Direttori Provinciali.
In fede li abbiamo firmati tutti con il nostro nome.
Fatto a Vilhelmsbad il 1 settembre 1782. 
Firmato dal Presidente e tutti i Rappresentanti presenti al Convento.

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